Percorso archeologico
Il territorio mantovano si presenta come uno dei più ricchi della Lombardia da un punto di vista archeologico. Le testimonianze del passato possono essere rivisitate attraverso il Museo Archeologico Nazionale di Mantova dove sono esposti numerosi reperti neolitici, a partire dagli ormai famosi “Amanti di Valdaro”, oltre a materiali dell’età del bronzo, etruschi, veneti, celtici, romani, longobardi, goti, medievali e rinascimentali, tutti provenienti dal territorio mantovano.
Il percorso prosegue con i preziosi mosaici della Domus Romana di Piazza Sordello, la Collezione Egizia e la Collezione Mesopotamica, entrambe custodite a Palazzo Te, e infine il sito archeologico del Forcello, a Bagnolo San Vito, risalente all’età etrusca.
Percorso medievale
Una passeggiata nel centro cittadino permette di scoprire, attraverso monumenti pubblici e privati, le chiese, le punizioni degli “squassi di corda”, la nascita e la crescita di una città sorta sulle paludi trasformate in laghi.
Percorso rinascimentale
La trasformazione moderna prende il via con la dinastia dei Gonzaga. Simbolo della Signoria gonzaghesca sono il Palazzo Ducale, una delle più estese regge d’Italia, e il Palazzo Te, realizzato da Giulio Romano, allievo di Raffaello. Un altro edificio simbolo del rinascimento mantovano è la Basilica di Sant’Andrea, progettata da Leon Battista Alberti e realizzata da Luca Fancelli.
Percorso settecentesco
Dopo il grande sacco del 1630 e la caduta dei Gonzaga, il passaggio sotto il dominio austriaco permette la rinascita della cultura mantovana e introduce il gusto neoclassico.
Gli edifici più rappresentativi del periodo sono Palazzo d’Arco, la Biblioteca Teresiana voluta dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria e il Teatro Scientifico Bibiena, gioiello architettonico che nel 1769 ospitò il concerto del giovanissimo Mozart.
Percorso risorgimentale
Le colline dell’Alto Mantovano sono note per le battaglie che segnarono il Risorgimento e che ancora conservano importanti testimonianze di quel cruciale periodo storico.
La visita consente di percorrere le memorie più sacre del Risorgimento italiano: la “Spia d’Italia” a Solferino, l’Ossario a San Martino della Battaglia e infine il Museo della Croce Rossa a Castiglione delle Stiviere.
Altri percorsi didattici
Il territorio mantovano si presta anche a escursioni didattiche, per allargare i percorsi scolastici inerenti alle attività artigianali tradizionali e lo studio dell’ambiente e dei parchi naturalistici.
Si studiano, in collaborazione con le scuole interessate, percorsi personalizzati a piedi e in bici, organizzando incontri e lezioni nelle fattorie, nei caseifici e nelle riserie del territorio e all’osservatorio astronomico di San Benedetto Po.